Domenico Sigalini –  presidente del COP 

È sotto gli occhi di tutti la fragilità della esperienza di fede dei giovani che decidono di sposarsi in chiesa, di celebrare l’inizio della vita di una nuova famiglia con il sacramento del matrimonio. Molti di loro, però, ritengono che sia necessaria una preparazione, anche per rispolverare nozioni di cristianesimo abbandonate e consapevolezza di comportamenti più evangelici delle mode che imperversano in fatto di affettività e di sessualità. Da un po’ di tempo si fanno degli ottimi corsi di preparazione al matrimonio; oggi però sono talmente cambiati i giovani ed è talmente cambiata la visione di famiglia e di società che papa Francesco, seguendo indicazioni già anticipate da anni da Giovanni Paolo II, istituisce un catecumenato per il matrimonio. È un catecumenato necessario per annunciare il vangelo della famiglia, e lo fa esplicitamente in una introduzione a un testo: uno strumento pastorale preparato dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita: «[…] la Chiesa, in ogni epoca, è chiamata ad annunciare nuovamente, soprattutto ai giovani, la bellezza e l’abbondanza di grazia che sono racchiuse nel sacramento del matrimonio e nella vita familiare che da esso scaturisce. A cinque anni dalla sua pubblicazione, l’Anno «Famiglia Amoris laetitia» ha inteso rimettere al centro la famiglia, invitare a riflettere sui temi dell’esortazione apostolica e animare tutta la Chiesa nell’impegno gioioso di evangelizzazione per le famiglie e con le famiglie. Uno dei frutti di questo Anno speciale sono gli “Itinerari catecumenali per la vita matrimoniale”, che ora ho il piacere di affidare ai pastori, ai coniugi e a tutti coloro che lavorano nella pastorale familiare».

Nelle primissime comunità cristiane, chi provenendo dal mondo pagano, e, in seguito anche dal giudaismo, voleva farsi cristiano era aiutato da un periodo di conoscenza, conversione, preparazione al sacramento del battesimo cristiano, una assoluta novità per la storia dell’umanità. Papa Francesco ci dice praticamente che il sacramento del matrimonio è una assoluta novità di vita per ogni persona, data la mentalità del nostro mondo quasi scristianizzato, ma anche per poggiare su basi solide la decisione di formare una famiglia cristiana. Ogni diocesi e parrocchia deve progettare bene questo catecumenato che non si riduce ai corsi prematrimoniali, magari anche un poco affrettati, ma diventa un percorso a tappe.

Alcune diocesi sono già ben attrezzate a questo riguardo. Ne segnalo una, come quella di Pordenone (https://famigliaevitapn.it/2021/11/12/itinerari-in-preparazione-al-matrimonio-cristiano-in-diocesi/). Internet può essere una buona fonte di informazione per poter fare anche qualche gemellaggio.

Continua papa Francesco: «Questo primo Documento che viene ora offerto è un dono ed è un compito. Un dono, perché mette a disposizione di tutti un materiale abbondante e stimolante, frutto di riflessione e di esperienze pastorali già messe in atto in varie diocesi/eparchie del mondo. Ed è anche un compito, perché non si tratta di “formule magiche” che funzionino automaticamente. È un vestito che va “cucito su misura” per le persone che lo indosseranno. Si tratta, infatti, di orientamenti che chiedono di essere recepiti, adattati e messi in pratica nelle concrete situazioni sociali, culturali ed ecclesiali nelle quali ogni Chiesa particolare si trova a vivere. Faccio appello, perciò, alla docilità, allo zelo e alla creatività dei pastori della Chiesa e dei loro collaboratori, per rendere più efficace questa vitale e irrinunciabile opera di formazione, di annuncio e di accompagnamento delle famiglie, che lo Spirito Santo ci chiede di realizzare in questo momento. […] Coraggio! Cominciamo a fare i primi passi! Diamo inizio a processi di rinnovamento pastorale! Mettiamo la mente e il cuore a servizio delle future famiglie, e vi assicuro che il Signore ci sosterrà, ci darà sapienza e forza, farà crescere in tutti noi l’entusiasmo e soprattutto ci farà sperimentare la “dolce e confortante gioia di evangelizzare” (Evangelii gaudium, 9), mentre annunciamo alle nuove generazioni il Vangelo della famiglia».

(Tratto da Orientamenti Pastorali 6/2022, EDB, Bologna. Tutti i diritti riservati)