Giacomo Ruggeri – presbitero della diocesi di Concordia-Pordenone, guida di Esercizi spirituali ignaziani, ritiri

Dal basso. Sarà l’espressione più gettonata e la più impalpabile nei mesi e anni futuri.

Al di là del significato autentico che l’espressione contiene, nella realtà è tutt’altra cosa.

Dal basso non si è stati mai formati, perché lo stile parrocchiale, diocesano, nazionale per decenni è stato strutturato sulla consegna di: compiti da fare, disposizione da attuare, indicazioni da osservare.

Ora (Begoglio e CEI) irrompe l’espressione dal basso, ma è come il lievito senza farina: c’è una parola forte-vitale, ma senza comunità allenate, forgiate, educate, formate a lavorare dal basso.

La si ripeterà, scriverà, ribadirà in documenti, assemblee, cammini, percorsi, ma non c’è una farina impreparata ad accoglierla.

E allora?

Ciò che non è stato fatto prima, lo si dovrà iniziare ora.

Parrocchie e diocesi, per reggere il confronto con dinamiche che da anni sono in atto nel lavoro sinergico di aziende, banche, cooperative, università, ecc., si troveranno a dover imparare cosa voglia dire dal basso, andando a cercare chi per decenni si è visto ricevere paletti e norme.

La gente, però, non è stupida e da tempo aveva già disertato questo stile di Chiesa, andando a cercare altrove uno stile relazionale inclusivo.

Dal basso, però, non vorrà dire fare due parole con i stretti collaboratori del parroco, i fedelissimi del cappellano, gli oblati-votati all’oratorio, né con le famiglie più vicine al don. Tutti questi andranno ascoltati, ma sono lo 0,1%. Sono la pecora rimasta nel recinto e le 99 sono fuori, altrove.

Dal basso, invece, è un pugno nello stomaco perché si dovrà ascoltare anche chi è stato gettato in basso proprio dal parroco con dinieghi, rifiuti, censure, condanne (private e pubbliche-social), come persone non gradite in parrocchia perché non in regola con le norme della Chiesa.

Ecco cosa vorrà dire dal basso: si dovrà ascoltare tanto, mandando giù bocconi amari a suo tempo scagliati in forza del ruolo, e ora ritornano al mittente.

E questo ascolto dovrà essere messo per iscritto e consegnato al proprio vescovo, senza edulcorare né indorare nulla. Come quelle visite pastorali in parrocchia stile Ferrero Rocher: tutto bello da far vedere al vescovo. Ma la realtà cruda è altrove. Dal basso è altrove. Fuori dal recinto della canonica.

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