Nell’introdurre i lavori della Settimana, il pastoralista don Antonio Mastantuono (vice presidente del COP), citando Ilario di Poitiers ha riportato una domanda che i cristiani e le chiese di oggi devono assumere: «Dov’è, cristiani, la vostra speranza?». Ha affermato: «Il cristiano sa che per lui la speranza è una responsabilità. Di essa è chiamato a rispondere a chiunque gliene chieda conto (1Pt 3,15). La virtù teologale della speranza deve essere visibile, vissuta, trovare un dove, un luogo: altrimenti è illusione e retorica! Il cristiano non vive cose e realtà altre e nuove, ma sostanzia di senso nuovo e altro le cose e la realtà, e anche tutti i rapporti. Il problema non è definire la speranza, ma viverla. È la speranza che tiene l’uomo in cammino, in posizione eretta, rendendolo capace di futuro. Il cristiano trova in Cristo la propria speranza, cioè il senso ultimo che illumina tutte le realtà e le relazioni».