Cara parrocchia,
ti sei accorta che vivi in uno spazio digitale che ti dà nuove possibilità di venire in contatto con gente che fa veramente del bene e che senza vergogna ti ricorda frasi del vangelo? Tanti dei tuoi giovani non vanno più in chiesa la domenica, non ascoltano più le solite cose che dicono i preti, però non smettono di ascoltare al telefonino la predica del tuo curato, che ci mette l’anima in quel che dice, che si racconta come un amico, che si fa le stesse domande che si fanno anche loro ed è contento di quel che trova nel vangelo. Ci sono preti giovani che fanno i missionari digitali, facendo il prete a tempo pieno e coinvolgendosi con la loro vita
Prova a guardare fuori dal recinto, cioè dal tuo mondo parrocchiale forse piccolo piccolo, e vedi se non esiste già qualche segno di bontà che ti dà speranza. Per esempio, tanti giovani che hanno lasciato la chiesa hanno dentro di loro sete di verità, voglia di sperimentare una Chiesa bella, come una cena in casa di amici, che li toglie dal clima di violenza che si respira nei nostri quartieri, una Chiesa che li aiuta a capirsi, che colga la voglia di ritrovare se stessi. Vogliono una fede amica della vita. Che li valorizzi.
Allora capirai che deve cambiare in meglio la nostra comunità, il nostro vivere assieme. Ne nasce la convinzione che non ci sono bacchette magiche che risolvono la stanchezza delle nostre parrocchie, ma un modo di vivere la nostra fede più umano e sincero, meno supponente e molto attento alle domande inespresse dalla gente. Gli altri sono compagni di viaggio e non nemici da cui difendersi, o persone da stimare e non da combattere. Allora ne nasce che le nostre professioni che definiscono il nostro lavoro debbono inventare un nuovo modo di lavorare, in collaborazione e in relazione, per rimettersi in discussione.
Non ti viene voglia di smettere di vivere di rendita e aiutare gli altri a farsi un’idea migliore della fede e della stessa Chiesa?
Un’altra grande speranza che sta nella bellezza di una parrocchia e che si deve coltivare e far nascere – se ancora manca – è la gioia di vivere in questo mondo che ci ha dato il Signore, è la bellezza del creato che ci è stato regalato da Dio, è la cura quotidiana del creato. È speranza che viene anche dalla nostra piccola o grande parrocchia, che ci aiuta a leggere e ad approfondire l’amore per il mondo che Dio ci ha donato e che purtroppo stiamo distruggendo. I tuoi collaboratori non sono gente che non sa dove andare o che vive in parrocchia penando, ma sono cristiani convinti di una missione forte, che rende sempre vivo il Signore dell’amore con noi e per tutti.
Gli amici del Centro di Orientamento Pastorale (COP)
74a Settimana Nazionale di Aggiornamento Pastorale, «Aprire un varco alla Speranza»