Un primo focus ha guardato al nesso «GIOVANI, PROFEZIA E FUTURO». Padre Francesco Occhetta sj, segretario generale della Fondazione Fratelli Tutti, ha anzitutto evidenziato che: «Il nostro sguardo è sempre deformante rispetto all’esperienza dei giovani. Oggi, tempo e spazio sono due dimensioni antropologiche, cambiate dalla Rete. Il Tempo è un eterno presente; lo spazio abitato implica reticolarità e navigazione, e ciò si traduce in complessità. Altra caratteristica di quest’epoca è la sovrabbondanza di informazione, non sempre attendibile: essi non sanno cosa scegliere. La dimensione spirituale è cambiata proprio nell’esperienza della Rete. Manca la religione come ascolto della propria coscienza e costruzione del bene. Mancano le comunità pensanti». Perché il trinomio «GIOVANI, PROFEZIA E FUTURO» Perché il nesso “Giovani, profezia e futuro” prenda forma, Occhetta consegna quattro elementi:
- La pratica spirituale, capace di contemplazione e di desiderio, di “movimento”, di “tendere a”;
- Ritorno alla competenza e al sapere autentico, in un confronto interdisciplinare;
- Analizzare la realtà e prendere decisioni insieme, nella comunità; scegliere anche sul come comunicare la scelta.
- Importanza di un luogo pubblico, spazio anche digitale, in cui discutere su temi caldi, per motivare riforme.
Certo la tensione deve essere glocal: l’esperienza locale deve lasciarsi interrogare dal globale, per far crescere le peculiarità del territorio; di questa crescita anche il globale si arricchisce, già in termini di prassi.