Il secondo focus, affidato al professor Simone Morandini, su «CURA E CUSTODIA DEL CREATO» ha attivato una riflessione nell’orizzonte tracciato dalla Laudato si’, nel decennale di quest’enciclica scritta da papa Francesco, ed anche della Laudate Deum, esortazione apostolica dello stesso Francesco. Alcuni spunti tratti dalla corposa riflessione:

«Francesco, da un lato vuole offrire un pontente sguardo contemplativo (dell’amore di Dio riflesso nel dono del mondo) e dall’altro vuole convocare processi trasformativi».

«Francesco invita a collocare la Dottrina Sociale della Chiesa nell’antropocene: comprendere, cioè, che la presenza umana è sempre più centrale per il pianeta. La nostra stessa presenza interpella la nostra capacità sull’ambiente».

«Ecologia e pace sono concetti in relazione (bidirezionale) tra loro»

«Cosa significa parlare di responsabilità ecologica? Ci viene consegnato un corposo magistero che interpella gli stili di vita personali e comunitari, aprendoli al rinnovamento. Ovvero passare da una economia dello scarto ad una economia della circolarità, dove la parola “circolare” dice che nulla e nessuno siano persi. La responsabilità deve tradursi in cura».

«Responsabili del degrado non sono scienza e tecnologia, bensì un relativismo pratico, cioè la prospettiva di chi pone se stesso al centro. Occorre andare oltre l’autocentratura e sentirsi parte di una struttura relazionale, per un antropocentrismo situato».

«Ritrovare occasioni per attivare contemplazione e riflessione sul creato. Si pensi alla Liturgia, con i suoi simboli… ».