Domenico Sigalini – Presidente del COP

Oso dire che chiediamo a Dio di accoglierci e darci la luce e la forza di stare sempre dalla sua parte. Dio è la pace, è il Signore del Regno, il regno di Dio, che è di pace, di misericordia, di comprensione, di assoluta non violenza. Lui è il Dio della bontà, non dei pianti, non di paura, non di rifugi, non di sotterranei di metropolitane, non di bunker senza luce, di ammassamenti, di paure, di pianti sconsolati e inconsapevoli di bambini, di paure di mamme disperate e senza aiuto del padre.

Sappiamo però che Dio sta lì sotto il tiro dei missili, sotto i cingoli dei tanker, nei radar delle bombe pilotate, nel pianto dei bambini, nella disperazione delle madri. Sta anche nel cuore degli uomini che si ammazzano, che contro la sua volontà hanno deciso di far morire. Si è caricato di tutto questo e se l’è portato sulla croce del suo figlio Gesù.

Stiamo vivendo una nuova passione. Sappiamo che dobbiamo incominciare a viverla nella liturgia a partire da ogni messa che celebriamo o a cui partecipiamo. Sappiamo di dover allungare questa messa durante tutta la Quaresima, e mercoledì 2 marzo su quel Calvario ci vogliamo essere tutti noi che crediamo in Te, Signore, con tuo Figlio che di nuovo sta in croce e che grida come stiamo facendo noi: Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato? Perché ci hai abbandonati?

O Signore, vogliamo stare con te, daccene la forza, daccene la purificazione necessaria per le nostre responsabilità. L’abbiamo tenuta nel cuore anche noi questa guerra, perdonaci. Il male ha la grande capacità di concentrarsi se tu non lo dipani, se tu ci lasci soli. Non saldare assieme le nostre cattiverie umane, fa’ che il tuo sangue le sciolga.

Noi anziani con i nostri giovani ti ringraziamo perché ci hai fatto vivere tanti anni senza guerre. Abbiamo però sentito raccontare di guerre e invasioni che i nostri nonni stessi sono stati costretti a fare. Noi rivediamo i nostri errori passati, le nostre invasioni di terre di altri: anche i nostri nonni sono stati mandati al macello così, per conquistare e uccidere. Dio della pace, irrompi nei cuori di tutti e obbligaci a deporre le armi dal nostro cuore, dalle nostre mani e dalle mani di chi oggi abbiamo lasciato crescere e prosperare.

Abbiamo lucrato per troppo tempo sulle armi che oggi uccidono. Signore, perdonaci e accettaci a portare la croce con Te. Siamo sicuri che ci porterai a Risurrezione.