La figura pastorale delle équipes è di derivazione francese pur nel variare delle diciture.

1. Definizione

Si definiscono come un insieme ristretto di persone (gruppo) che partecipa all’esercizio della cura pastorale di una parrocchia o di una unità/zona pastorale, cooperando con il parroco/moderatore. L’azione pastorale è esercitata anzitutto in gruppo relativamente alla organizzazione, alle decisioni operative, alla messa in atto; ma anche singolarmente in ordine all’ambito pastorale di intervento (formazione, liturgia, annuncio, catechesi, relazioni, conduzione…).

 

2. Elementi teologici

a) La ministerialità nella chiesa: corresponsabilità e collaborazione La chiesa non è fatta di attori e di ospiti, ma si edifica con l’apporto di tutti (1Cor 12), nell’esercizio della “corresponsabilità”, che nasce dal battesimo, per contribuire alla missione evangelizzatrice. Ad alcuni è riconosciuta una abilitazione, in forza dei carismi ricevuti, per un servizio più intenso e continuativo che chiamiamo “collaborazione” pastorale.

b) Edificazione della chiesa in un luogo La chiesa si definisce come realtà misterica, ma si realizza e si struttura in contesti e forme determinate. L’attivazione delle équipes contribuisce a rafforzare l’idea di chiesa che si realizza in un luogo. L’équipe ministeriale permette alla singola comunità di continuare ad essere artefice della missione della chiesa sul territorio localizzandosi e generando alla vita di fede.

c) Dimensione comunionale e sinodale L’équipe in quanto figura pastorale qualificata ed efficace manifesta una ricca simbolica ecclesiale. Il gruppo evita l’identificazione e la concentrazione dell’azione sulla singola persona (clericalismo); permette un confronto a più voci evitando le personalizzazioni (sinodalità); consente la promozione di una collaborazione efficace (comunione); configura in piccolo la comunità stessa con la varietà dei doni e delle operazioni (soggettualità); traduce in operatività le indicazioni degli organismi di consiglio (prassi pastorale).

 

3. Elementi canonici

Nell’ambito della pastorale parrocchiale, due sono i principali elementi codiciali di riferimento: can. 519: Il parroco è il pastore proprio della parrocchia affidatagli, esercitando la cura pastorale di quella comunità sotto l’autorità del Vescovo… per compiere al servizio della comunità le funzioni di 2 insegnare, santificare e governare, anche con la collaborazione di altri presbiteri o diaconi e con l’apporto dei fedeli laici, … Il parroco non è tenuto a fare tutto. Ha responsabilità su tutto ma non di fare tutto. Significativo l’apporto del BEM (documento di Fede e Costituzione del 1982) al n. 26: «L’esercizio del ministero ha una triplice valenza: è nello stesso tempo personale (titolare), collegiale (presbiterio) e comunitario (parrocchia)». can. 517 §: «Nel caso che il Vescovo diocesano, a motivo della scarsità di sacerdoti, abbia giudicato di dover affidare ad un diacono o ad una persona non insignita del carattere sacerdotale o ad una comunità di persone una partecipazione nell’esercizio della cura pastorale di una parrocchia, costituisca un sacerdote il quale, con la potestà di parroco, sia il moderatore della cura pastorale». È in riferimento a situazioni straordinarie… È frutto di un discernimento diocesano Sono previste figure ministeriali diverse: ordinati, consacrati, fedeli laici, coppie di sposi… Al presbitero rimane la responsabilità piena sulla pastorale (cura d’anime) I membri del gruppo ministeriale ricevono una nomina (mandato) dal vescovo diocesano per un determinato servizio. La nomina è a tempo determinato (dai tre ai cinque anni) e rinnovabile.

 

4. Elementi pastorali

a) I ministeri nella chiesa non si definiscono a tavolino. Nascono dalla verifica sul campo di quanto una comunità ha bisogno per essere tale.

b) Sono possibili delle divergenze con il CPP a motivo della operatività diretta e di una conoscenza maggiore della realtà. Punto di partenza e di arrivo sarà sempre il discernimento e la verifica operati negli organismi di consiglio.

c) Aspetti critici: – la disponibilità di tempo (solo pensionati?) – la formazione – l’agire in gruppo – la retribuzione Conclusione Le équipes non sono la soluzione dei problemi pastorali. Sono uno strumento (opportunità) per l’oggi della chiesa, come lo sono state altre forme (monachesimo, confraternite, scuole della carità, ordini religiosi,…). Significano una chiesa plurale e sinodale, carismatica e missionaria. La pastorale in chiave missionaria esige di abbandonare il comodo criterio pastorale del “si è fatto sempre così”. Invito tutti ad essere audaci e creativi in questo compito di ripensare gli obiettivi, le strutture, lo stile e i metodi evangelizzatori delle proprie comunità (EG 33).